Un assegno per farti aiutare a trovare lavoro! L'assegno di ricollocazione!

Un assegno per farti aiutare a trovare lavoro! 
Con il decreto legislativo sulle politiche attive, di qualche giorno fa, sarà possibile andare in un'agenzia per il lavoro privata o in un centro per l'impiego con un assegno in mano, pagato dallo Stato, da consegnare ai responsabili della struttura solo a occupazione trovata. 
Come Funziona?
Iscrivendosi al portale unico per la registrazione delle persone in cerca di lavoro (Anpal, Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro). Comunicando così in via telematica, la propria immediata disponibilità allo svolgere un'attività lavorativa e a partecipare alle misure di politica attiva concordate con il servizio per l'impiego.  I disoccupati, entro 60 giorni dalla registrazione, saranno convocati per sottoscrivere un patto di servizio personalizzato con il quale sarà delineato il profilo di occupabilità, individuato un responsabile delle attività e definite le azioni da porre in essere per trovare un lavoro.
A questi lavoratori sarà consegnato quindi un assegno di ricollocazione (se la disoccupazione dura da oltre 6 mesi), la cui somma sarà definita in funzione del profilo di occupabilità, e sarà spendibile presso i Centri per l’impiego o presso i soggetti accreditati a svolgere funzioni e compiti in materia di politiche attive del lavoro. 
Minori sono le possibilità di impiego, più elevato sarà l'importo del voucher o la dote a disposizione dei lavoratore (in media sui 1.500 euro, aumentabile anche a 3-4mila nei casi più complicati). A questo punto, la persona sceglierà, tra le strutture private e pubbliche accreditate dalla regione, l'agenzia per il lavoro dalla quale farsi assistere nella ricerca di una nuova occupazione: è prevista l'assegnazione al lavoratore anche di un tutor o job advisor, che lo seguirà nel percorso verso un nuovo impiego. Ma l'agenzia sarà remunerata (dallo Stato o dalla regione con la dote attribuita al lavoratore) solo a occupazione trovata.
Il disoccupato sarà agevolato dall'assegno di ricollocazione ma, allo stesso tempo, viene previsto un rigoroso sistema sanzionatorio nel caso in cui ci si sottragga agli appuntamenti fissati con i centri per l'impiego che va dalla decurtazione di un quarto delle eventuali indennità godute (Naspi, Dis-coll o Asdi) fino alla revoca delle stesse. La decadenza dalle prestazioni è prevista anche nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro congrua, la cui definizione (a cura del ministero del lavoro) terrà conto della coerenza con esperienza e competenze maturate, distanza dal domicilio e tempi di trasferimento, durata della disoccupazione, retribuzione superiore di almeno il 20% rispetto all'indennità percepita nel mese precedente.

Ciao Sabry


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