IL DOLORE PIU’ FORTE IN ASSOLUTO E’ IL MAL DI TESTA... LA CEFALEA A GRAPPOLO
IL DOLORE PIU’ FORTE IN ASSOLUTO E’
IL MAL DI TESTA...
LA CEFALEA A GRAPPOLO
Ospito il contributo di un lettore di oggiviraccontodi per far conoscere gli aspetti principali della patologia che causerebbe il dolore più acuto in assoluto e, nonostante ciò, sia praticamente sconosciuta alla larga maggioranza di tutti noi.
Questa patologia è un fortissimo mal di testa conosciuto con il nome di CEFALEA A GRAPPOLO.
Partiamo dal principio: come possiamo dire che si tratti del dolore più forte in assoluto? Tutte le donne che ne soffrono l'hanno definito più elevato del dolore del parto tanto da spingere il Dr. Peter Goadsby, professore di Neurologia Clinica all'University College di Londra e uno dei principali ricercatori di questa patologia, a definirla ufficialmente in tal modo:
"probabilmente il più grave dolore che gli umani possano provare. Mi rendo conto che è un'affermazione molto forte, ma se doveste chiedere ad un paziente affetto da questa patologia se abbiano mai provato dolore peggiore, vi risponderanno universalmente di no. Le donne che soffrono di cefalea a grappolo vi diranno che è peggiore del dare alla luce un figlio. Pertanto potrete immaginare che queste persone sopportano l'equivalente di un parto, senza anestesia di alcun genere, una o due volte al giorno, per sei, otto, o dieci settimane alla volta, per poi prendersi una pausa. È semplicemente orribile”.
Coloro che ne soffrono vengono violentati brutalmente dal dolore durante i momenti salienti della propria esistenza: mentre giocano con un figlio o fanno l’amore col proprio partner, mentre corrono in autostrada o sono su un treno o su un aereo, durante un’importante riunione di lavoro o mentre discutono la Tesi di Laurea, allo stadio o a teatro, Interrompendo una festa, una cena, un qualsiasi spensierato momento conviviale.
La persona affetta da cefalea a grappolo se la vede tendenzialmente da solo. Scappa dagli altri quando arriva “la bestia” a devastare la sua giornata. Gli altri non sanno, non possono capire!
Gli altri non capiscono ma lui, sicuramente, fa poco per non ingenerare ulteriore confusione negli altri. Si nasconde, si contorce, cerca il freddo e il buio, si mette ghiaccio in testa e in bocca, cammina ad occhi chiusi, appoggia le tempie a muri e spigoli di pareti, urla piange e bestemmia. A volte lo vedi inalare ossigeno puro o ficcarsi nel naso degli strani spray monodose o, addirittura, iniettarsi in una coscia una misteriosa microfiala che per 5 minuti gli accentua ulteriormente il dolore per poi improvvisamente toglierglielo definitivamente: resta spossato ma vivo, sano e SENZA PIU’ DOLORE e quindi senza sonno o voglia di dormire e riposare approfittando del ritrovato benessere ma piuttosto con una voglia matta di fare e vivere. Fossero anche le 4 di notte ha voglia di lavorare, leggere, ascoltare musica e, a volte, è pervaso persino da un sano appetito sessuale.
Questo accade fondamentalmente perché coloro che soffrono di questo dolorosissimo male sono relativamente pochi: in Italia 28 persone ogni milione di abitanti cioè scarse 1.500 persone su 50 milioni di abitanti. Peggio di noi solo Norvegia (381 x milione di abitanti) e Stati Uniti (401 x milione di abitanti)
PERCHE' ME NE VOGLIO OCCUPARE IN UN POST?
NEL MIO BLOG?
PERCHE' L’INDUSTRIA FARMACEUTICA SI INTERESSA MARGINALMENTE ALLE PERSONE AFFETTE DA CEFALEA A GRAPPOLO.
Si fa ovviamente più business col Viagra o le tette in silicone!!!!
La ricerca su cause e rimedi è da sempre priva di finanziamento!! Addirittura il farmaco più efficace per debellare la cefalea a grappolo, il Triptano è stato scoperto per caso!! Ora, in costanza di SCADENZA BREVETTUALE, rischia di trovarsi sempre meno o di non essere più prodotto o di essere sostituito da “generici” con dubbia efficacia. E già da prima questo farmaco antidolorifico è stato sempre difficile da farsi prescrivere: costa un bel po’ e quindi i medici di base e quelli del pronto soccorso sono obbligati alla massima parsimonia nel fare ricette. Ti fanno al massimo una ricetta al mese (4 iniezioni intramuscolo) mentre in quel mese il paziente avrebbe bisogno, PER NON SOFFRIRE COME UNA BESTIA, da 20 a 60 fiale!!! Ci si aiuta vicendevolmente tra persone affette e su Youtube c’è persino un video tutorial che spiega come fare una specie di moltiplicazione di pani e pesci del misero obolo concesso dal Servizio Sanitario Nazionale.
MA COS'E' IN SOSTANZA LA CEFALEA A GRAPPOLO?
E' una cefalea primaria neurovascolare estremamente dolorosa. Ha carattere periodico, con fasi attive alternate a fasi di remissione spontanea. Tali fasi attive vengono chiamate "grappoli" . L'intenso dolore è causato dall'eccessiva dilatazione dei vasi cranici che generano pressione sulle terminazioni sensitive del nervo trigemino, la causa scatenante è tuttora ignota.
La cefalea a grappolo è caratterizzata da un dolore intenso, di tipo trafittivo, normalmente unilaterale. Ogni singolo attacco può durare in genere dai 15 ai 180 minuti e può ripetersi più volte nell'arco della stessa giornata.
I sintomi più comuni sono lacrimazione, rinorrea e mal di testa lancinante.
La cefalea a grappolo è stata chiamata anche cefalea ad orologeria, per la regolarità ciclica sia del periodo del grappolo sia dei singoli attacchi. Questo ha spinto la ricerca verso lo studio dei ritmi circadiani e le funzioni dell'ipotalamo. Il disturbo sembra avere uno stretto legame con i ritmi sonno-veglia e con l'orario dei pasti. Sono frequenti gli attacchi notturni, correlati alle fasi di sonno REM e quelli in fase post-prandiale.
Il dolore raggiunge il suo apice molto rapidamente, si mantiene costante per tutta la durata dell'attacco per poi, altrettanto rapidamente, sparire. Può tuttavia accadere che tale dolore non sparisca in via definitiva, rimanendo in un certo senso "quiescente", cioè molto basso fino a che non aumenta nuovamente di intensità. Questo tipo di dolore viene indicato come "shadow", ossia ombra dolorosa. Le shadow non sussistono necessariamente tra un attacco e l'altro, ma possono, ad esempio, caratterizzare il periodo immediatamente precedente o immediatamente successivo al grappolo, o possono manifestarsi durante un periodo di remissione.
È usuale suddividere la cefalea a grappolo in cronica e episodica: la differenza sostanziale è nel periodo di remissione. Nella seconda questo deve essere di almeno un mese (in passato si parlava di 14 giorni), nella prima non deve superare il mese o non deve esserci alcun periodo di remissione.
Il trattamento della cefalea a grappolo si articola in due fasi:
- terapia sintomatica, che mira a interrompere repentinamente l'episodio doloroso;
- terapia di profilassi, che mira a prevenire i successivi attacchi.
Il trattamento sintomatico prevede l'assunzione di triptani, con effetti immediati di sollievo,come il sumatriptan somministrato in via sottocutanea o lo zolmitriptan (come spray nasale).
Un altro metodo è l'inalazione di ossigeno puro.
La terapia di profilassi è normalmente divisa in due fasi:
- terapia iniziale e transitoria con cortisone
- terapia di mantenimento, che può durare anche anni a seconda dei casi.
Per ridurre le shadow alcuni pazienti hanno tratto beneficio dall'integrazione dietetica di magnesio e melatonina.
Senza disdegnare l’opera meritoria di tutti gli altri si può senz’altro affermare che attualmente il centro cefalee più all’avanguardia in Italia è l’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano (http://www.istituto-besta.it/Area-Ricerca.aspx?doc=Elenco-Unita-Operative&IdUO=UO-CEFALEE ).
A pochi km, ma in territorio svizzero, va segnalato anche il Centro Cefalee LBS di Lugano (http://tel.search.ch/lugano/via-besso-41/centro-cefalee-lbs.it.html )
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