STORIE d'ABRUZZO - dal primo 800 all'Unità d'Italia


Con l'avvento della Repubblica francese, la fortezza di Pescara è conquistata, nel dicembre del 1798, senza spargimento di sangue, dal generale Duhesme ed inizia così la breve stagione della Repubblica Napoletana (1798-1799). 



Al suo arrivo a Pescara, il generale Duhesme aveva organizzato la sua legione nominandone a capo il cittadino Ettore Caraffa conte di Ruvo, protagonista della Repubblica Napoletana assieme al pescarese Gabriele Manthoné, il quale organizzò l'opposizione alla reazione borbonica del 1799. 
L'ennesimo assedio alla fortezza fu vittoriosamente portato a termine da Giuseppe Pronio detto il Fra Diavolo abruzzese, agli ordini del cardinale Fabrizio Ruffo fedele alla dinastia Borbonica. Nei primi anni del 1800 Pescara venne occupata nuovamente dai francesi e costituì un importante bastione militare del regno di Giuseppe Bonaparte.
Nel 1814 Pescara fu tra le città protagoniste dei moti carbonari contro Gioacchino Murat, nominato dai francesi Re di Napoli. In proposito il Quieti, nel suo "Pescara antica città", afferma che fu a Pescara e non a Rimini che Murat firmò, il 12 maggio del 1815, la prima delle costituzioni italiane utilizzate nel Risorgimento. A questi eventi seguì la durissima repressione borbonica, simboleggiata dal bagno penale di Pescara. Si trattava di un carcere tristemente famoso per le condizioni disumane con cui venivano trattati i detenuti, in buona parte patrioti abruzzesi: drammatica fu l'alluvione dell'ottobre del 1853 che investì il carcere causando la morte per annegamento degli internati del bagno penale. Tra coloro che furono rinchiusi in quello che veniva chiamato il "sepolcro dei vivi" fu anche Clemente De Caesaris, una figura centrale del risorgimento meridionale, che, liberato per ordine di Giuseppe Garibaldi, prese possesso,nel 1860,della città e della fortezza. Nello stesso anno, Vittorio Emanuele II, in viaggio per l'incontro di Teano con Giuseppe Garibaldi, giungendo sull'attuale Colle del Telegrafo, da cui si dominava il territorio dell'attuale città, fu sentito esclamare: "Oh che bel sito per una grande città... ". il 12 marzo del 1863, nasceva a Pescara Gabriele D'Annunzio. Nello stesso anno, e precisamente il 16 maggio del 1863, alla presenza del re Vittorio Emanuele II, fu inaugurata la stazione ferroviaria di Castellammare, sulla linea adriatica e nel 1867 l'antica fortezza venne smantellata: si tratta di due eventi fondamentali per lo sviluppo della città, che abbandona il suo ruolo di bastione militare in favore di una definitiva vocazione per il commercio e le attività economiche in genere.
1855: il principe Torlonia inizia i lavori di prosciugamento del lago del Fucino, che termina nel 1876.
Il Risorgimento in Abruzzo è rappresentato da Gabriele Rossetti, Silvio Spaventa, Cesare de Horatiis.
1861 con l'unità d'Italia, istituzione della regione Abruzzi, comprendente anche il Molise, con capoluogo Aquila degli Abruzzi (L'Aquila). La provincia del Molise, poi di Campobasso, perde i territori di Pontelandolfo, paese vittima l'anno precedente di una orrenda strage, e di Morcone, passati alla istituenda Provincia di Benevento mentre acquista la campana Venafro.
1861 il 20 marzo, dopo duecento drammatici giorni di assedio, capitola la fortezza di Civitella del Tronto, l'ultimo baluardo borbonico a cadere contro l'esercito italiano.
1861 il 15 dicembre José Borjes, generale al servizio dell'ormai decaduto regno borbonico ed ex alleato del brigante lucano Carmine Crocco, viene fucilato a Tagliacozzo nel tentativo di raggiungere il re Francesco II.
1861-1870 Il peggioramento delle condizioni socio-economiche rispetto al periodo preunitario determina il fenomeno dell'emigrazionee del brigantaggio legittimista: sulla Majella viene scolpita sulla roccia la Tavola dei Briganti con l'iscrizione: Nel 1820 nacque Vittorio Emanuele re d'Italia. Prima era il regno dei fiori, oggi è il regno della miseria. Il brigantaggio inizia nel 1861, furono 1.184 i briganti uccisi solo in Abruzzo a testimonianza della dura repressione del nuovo stato unitario. I gruppi di briganti che operavano nei territori della Majella e del Morrone erano circa una decina, attivi dal 1861 al 1867, che passarono alla storia con la denominazione comune di Banda della Majella. I briganti abruzzesi più famosi erano Antonio La Vella di Sulmona, Pasquale Mancini di Pacentro detto Mercante, i fratelli Marinucci di Sulmona, Fabiano Marcucci detto Primiano di Campo di Giove, Valerio detto Cannone, e poi Colafella, Di Sciascio, Marino e Scenna.
1863 nasce a Pescara Gabriele d'Annunzio
1866 nasce a Pescasseroli Benedetto Croce
1874 terremoto a L'Aquila con danni contenuti
1876 fine dei lavori di prosciugamento del lago del Fucino
1880 sviluppo della città di Avezzano
1881 terremoto nell'Abruzzo meridionale. A Lanciano il sisma è stimato nell'VIII grado della Scala Mercalli.
1881 intenso terremoto a Orsogna ed in Frentania. Numerosi danni e vittime
1884 terremoto sulla costa abruzzese tra Pescara ed Ascoli, avvertito anche nell'entroterra. danni a Penne, Atri e Città Sant'Angelo
1885 terremoto ad Avezzano avvertito anche a L'Aquila
1888 terremoto a Teramo e dintorni con distruzioni di casali
1889 terremoto fra Sulmona e Castel di Sangro con propagazione fino a Cassino. Danni agli edifici
1892 terremoto nella Marsica, avvertito fino all'Aquila e lungo il Cicolano
1895 ripetute scosse di terremoto nell'Aquilano
1900 nasce a Pescina Ignazio Silone
1900 - 1920 grande ondata di emigrazione verso le Americhe
1904 terremoto nella Marsica stimato nel IX grado della Scala Mercalli.
1915 catastrofico Terremoto di Avezzano stimato con un'intensità dell'XI grado della Scala Mercalli.
1925-1940 emigrazione nelle colonie d'Africa
1927 l'Abruzzo perde 1362 km² (e 70.000 abitanti) cedendo al Lazio 17 comuni, da sempre aquilani, tra cui Amatrice, Antrodoco, Leonessa e Cittaducale. Essi, assieme ai comuni della Sabina, formeranno la nuova provincia laziale di Rieti.
1933 terremoto sulla Majella. A Lama dei Peligni l'intensità fu del IX grado della Scala Mercalli.

1939 la città di Aquila degli Abruzzi cambia il nome in L'Aquila

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