VACCINI - se ne parla tanto sui Social. La rivista scientifica WIRED alza la voce!


Nei Social Network cresceva già da tempo in maniera esponenziale, virale come è in voga dire oggi, la scuola di pensiero contraria ad ogni tipo di vaccinazione. All'indomani della trasmissione televisiva OpenSpace c'è stata un'impennata nella proliferazione di gruppi e post in tal senso.


Wired, autorevole rivista scientifica italiana, ha ritenuto doveroso scendere in campo con un articolo del Giornalista Scientifico Gianluca Dotti per smentire seccamente le "5 bugie sentite in tv sui vaccini".

Ancora si discute del legame (inesistente) con l’autismo e della presenza di polveri e sostanze nocive. Ma, soprattutto, non c’è alcun dibattito scientifico in corso; passano, inoltre, alcune tesi del tutto prive di fondamento, sulle quali vale la pena di fare un po’ di chiarezza:

1. La comunità scientifica NON è divisa sul tema vaccini

Anche se ci sono scienziati che si dichiarano contrari ai vaccini, questi sono in nettissima minoranza rispetto a coloro che hanno condotto ricerche e pubblicato risultati che dimostrano l’efficacia e la necessità dei vaccini per il benessere e la salute della comunità.
Il (discutibile) dibattito sui vaccini esiste ancora in politica o all’interno delle aule dei tribunali, ma per la comunità scientifica il giudizio è praticamente unanime. Per questo l’idea di un faccia a faccia, di un dibattito alla pari tra pro e contro, non rispecchia certo le proporzioni numeriche delle parti.

2. All’interno dei vaccini NON ci sono “polveri inquinanti solide cancerogene”

qualsiasi vaccino prima di essere immesso sul mercato viene sottoposto a rigorose analisi di laboratorio, e il monitoraggio continua anche in seguito tramite la segnalazione degli eventi avversi all’Agenzia italiana del farmaco.
Nella maggior parte dei casi le reazioni avverse sono lievi e si risolvono spontaneamente. Solo raramente si possono sviluppare reazioni più gravi e difficilmente prevedibili, che però – statisticamente – sono migliaia o milioni di volte meno frequenti rispetto alle complicanze che possono derivare se si contrae la malattia. I vaccini attualmente in uso sono tra i farmaci più controllati disponibili sul mercato, e hanno un rapporto rischio-beneficio estremamente alto.
In particolare, la sostanza storicamente più controversa è stata negli ultimi anni il conservante a base di mercurio noto come thimerosal. che oggi non compare più in alcun vaccino, a eccezione di quello antinfluenzale.

3. I vaccini NON causano l’autismo

Ormai detto e ri-detto, la leggenda del legame tra le vaccinazioni e l’autismo è una bufala (oltre che una frode scientifica milionaria) nata da una pubblicazione del 1998 su Lancet firmata dallo scienziato Andrew Wakefield. Secondo questa vera e propria truffa, esisteva un nesso causale tra vaccino trivalente e l’insorgenza di patologie intestinali e disturbi autistici, ma lo studio si è poi dimostrato completamente falso.
Anche se la questione ha coinvolto perfino le aule di tribunale, ormai dal punto di vista scientifico non ha più senso rispolverare la questione, se non per ricordare che il collegamento tra vaccini e autismo è privo di qualunque prova.

4. Vincere da soli contro le malattie NON è l’unica cosa che possiamo fare

Vaccinarsi serve non solo per scongiurare malattie potenzialmente letali contro cui il nostro organismo da solo non è in grado di difendersi (potenziando quindi il sistema immunitario), ma anche per impedire che possano risorgere e di nuovo proliferare malattie infettive di cui speravamo di esserci finalmente liberati.
Infatti se un bambino non vaccinato contrae una malattia, può a sua volta trasmetterla sia ai suoi compagni non vaccinati, sia a quella piccola percentuale di bambini (il 5% circa) per cui l’immunizzazione del vaccino non funziona. 

5. I medici NON diventano dottori senza sostenere un’esame sull’alimentazione

Che cosa c’entra con i vaccini? Come tra l’altro spiegato dalla stessa dottoressa Esposito nel corso della trasmissione in risposta all’intervista a Red Ronnie, gli studenti di medicina affrontano le tematiche legate alla dieta e all’alimentazione in numerosi corsi previsti dal piano di studi, indipendentemente dal nome degli esami che compare sul libretto universitario.

Difficile anche credere che un medico possa non conoscere gli effetti positivi e negativi sulla salute umana di un alimento diffuso come la carne, ma questa è un’altra storia.

Tutto l'articolo completo sul sito italiano di Wired che raggiungi con un semplice click sul link sottostante:
http://www.wired.it/scienza/medicina/2015/10/19/5-bugie-tv-vaccini/

Ciao Sabry

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