STORIE d'ABRUZZO - Il Medioevo


Risale al Medioevo la prima menzione del toponimo Aprutium (Abruzzo), derivato dal nome del territorio romano Pretutium nel teramano, incluso anticamente nel Piceno. A sua volta il nome Aprutium deriva dall'antico popolo dei Pretuzi che popolava quel territorio.



La Guerra gotica distrugge gran parte delle città, ma ancora non sconvolge l'assetto del territorio compreso per la maggior parte nella tardo-imperiale regione suburbicari dividono l'Abruzzo tra i ducati di Spoleto e Benevento, un grosso gruppo di germanici longobardi colonizza la valle dell'Aterno; anche le città costiere bizantine, che inizialmente resistono ai barbari, cedono a Grimoaldo I duca di Benevento nella seconda metà del V secolo. Nell'ordinamento longobardo, il gastaldato o gastaldia era una circoscrizione amministrativa governata da un funzionario della corte regia, il gastaldo o castaldo, delegato ad operare in ambito civile, militare e giudiziario.

L'odierno Abruzzo venne suddiviso dai Longobardi in sette gastaldati: Marsi, Amiterno, Forcona, Valva, Teate, Penne e Aprutium ripartiti nel Ducato di Spoleto (la Marsica e il territorio a nord del fiume Aternum oggi Pescara) e nel Ducato di Benevento (grosso modo la provincia di Chieti). Più che in altri luoghi d'Italia, la toponomastica abruzzese presenta forti tracce longobarde: fara e guardia (Fara San Martino, Guardiagrele, che si possono tradurre col termine latino castrum, postazione militare), sala, sgurgola, sono tutti termini militari longobardi. 
Al definitivo abbandono delle più importanti città romane attorno alle quali nacquero i gastaldati (Alba Fucens, Amiternum, Corfinium) corrisponde la controtendenza di Sulmona e Chieti, le uniche città in cui l'assetto urbano del centro storico ancora oggi ricalca gran parte il tessuto viario romano.
Dalla disgregazione dei sistemi cittadini due nuovi sistemi di antropizzazione si incrementano vicendevolmente in Abruzzo. L'economia d'età imperiale è rimpiazzata dall'economia rurale che ruota attorno a piccoli centri prevalentemente a carattere servile, che curano il dissodamento e la coltivazione degli appezzamenti di terreno degli antichi agri civici romani, o delle ville; ai contadini viene man mano concessa una certa libertà, visto l'aumento dei costi per l'approvvigionamento degli schiavi; non godendo di autonomia politica, si innestano su questi centri il dominio, le tutele e i diritti fondiari di feudatari e delle abbazie prima di Montecassino e San Vincenzo al Volturno, poi di San Clemente a Casauria, fondata nell'871. La frammentazione politica, la necessità di accentrare la popolazione per una gestione più razionale dei territori in fase di dissodamento sono le cause principali della nascita dei castra, centri fortificati attorno ad una fortificazione in cui in germe troviamo già le prime forme di signoria o aristocrazia fondiaria: sono esempio Balsorano, Castel di Sangro, Capestrano, Celano, Massa d'Albe, Pacentro, Tagliacozzo, in provincia dell'Aquila; Alanno, Popoli, Tocco da Casauria, in provincia di Pescara; Bisenti, Borrello, Casoli, Canzano, nelle province di Teramo e Chieti. Lungo la costa sopravvivono le città di Teate e Pinna.

754 Pipino III, padre di Carlo Magno, distrugge Teate

920 l'Abbazia di San Clemente a Casauria viene saccheggiata dai saraceni
936 inizia la dinastia dei conti dei Marsi
XI secolo nascita di San Berardo dei Marsi
936-1143 indipendenza della Contea dei Marsi come stato autonomo sotto la direzione della famiglia Berardi

Nel X secolo i Bizantini riconquistano la Puglia settentrionale e il Gargano, ridando impulso allo sviluppo dei centri costieri che aprono al commercio marittimo le comunità agrarie della retrostante regione collinare. 
Gli sconvolgimenti politici del territorio Bizantino XI secolo sono estranei ai porti abruzzesi, i quali possono sfruttare a loro vantaggio la crescente domanda di viveri da parte di Venezia con la quale inizia una discreta relazione commerciale fino al consolidamento delle città portuali che avverrà con Federico II.

19 dicembre 1122 nasce San Berardo da Pagliara

1143 I Normanni conquistano la Contea dei Marsi
1144 Prima menzione del Molise. Il conte di Bojano Ugo II, assume il titolo di conte di Molise. Deriva dal nome del capostipite della dinastia normanna dei conti di Bojano, Raoul de' Moulins, italianizzato in Rodolfo de Molisio.



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