PORTO ROTONDO


Anche se ufficialmente la Costa Smeralda inizia qualche chilometro più su, Porto Rotondo è considerato il suo varco d’ingresso. Si lascia Olbia lungo l’evocativa SS125 orientale sarda e ci s’inoltra fra macchia mediterranea e ville di cui si può intuire la bellezza. 



Percorrere via del Molo è l’ideale per entrare nel clima marina-chic, con i pesci incastonati per terra dall’artista Emmanuel Chapalain. Le piazzette della Vecchia Darsena e della Casbah vanno vissute con calma, per un aperitivo ‘sardo 2.0’ si va da Assaggia o ci si arrampica al tramonto fino a Piazza Rudalza, fra Il Baretto e l’Atrium, per una vista sul golfo e la gente che piace. Poco più giù, per gli appassionati del mare, c’è lo Yacht Club (ycpr.it): per vessillo ha il leone di S. Marco che tiene tra le zampe lo stemma dei quattro mori, unione tra Sardegna e Venezia (terra dei Conti Donà dalle Rose, fondatori di Porto Rotondo). In spiaggia si va all’Ira (dal nome della principessa von Fürstenberg che la amava particolarmente), anche se è il porto turistico il vero simbolo: da qui è possibile imbarcarsi per risalire la Costa Smeralda o scendere a sud, verso l’area verde protetta dell’isola di Tavolara e le spiagge di Punta Coda Cavallo (per dormire: il Paradise Resort di San Teodoro, paradiseresortsardegna.com). A cena Giovannino è d’obbligo, con il rischio di incrociare teste coronate e vip, mentre per il dopocena la Porto Rotondo dei giovani-con-patrimonio si dà appuntamento da Rha o nella ‘disco’ più famosa: il Country Club. Tennis di giorno, musica di notte.

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